Combustibile |
legna e similari |
Nome indicatore |
Consumo di combustibili |
Unità di misura |
GIGAJOULE |
Dettaglio spaziale |
Puntuale |
Dettaglio temporale |
Dato annuale |
Incertezza indicatore (minima) |
A - Dati rilevati in modo accurato |
Eventuali dettagli metodologia |
LOMBARDIA: Per il calcolo delle emissioni è stata utilizzata la metodologia del Guidebook EEA. |
Note |
LOMBARDIA INVENTARIO 2017: I dati sono puntuali. Sono stati considerati 3 impianti puntuali a biomassa nei comuni di Sondalo, Tirano e Valfurva (SO), i cui consumi di biomassa relativi all’anno 2017 sono di fonte FIPER.
Sono stati considerati come puntuali anche i consumi di biomassa per 32 comuni: Sedrina (BG), Calusco d'Adda (BG), Travagliato (BS), Collio (BS), Gargnano (BS), Sellero (BS), Salò (BS), Corte Franca (BS), Rodengo Saiano (BS), Temù (BS), Ponte di Legno (BS), Edolo (BS), Villa Guardia (CO), Casalmaggiore (CR), Casteldidone (CR), Crema (CR), Cremona (CR), Merlino (LO), Abbiategrasso (MI), Cesano Boscone (MI), Guidizzolo (MN), Quingentole (MN), Roncoferraro (MN), San Benedetto Po (MN), Confienza (PV), Cura Carpignano (PV), Mortara (PV), Vigevano (PV), Fusine (SO), Grosotto (SO), Madesimo (SO), Marchirolo (VA).
Informazioni sugli impianti a biomasse solide sono reperibili nell’ambito delle Autorizzazioni Uniche 387 (D.Lgs. 387/2003). In base alla ricognizione effettuata e tenendo anche presente altre fonti come FIPER (http://www.fiper.it) e progetto ENAMA, è stato possibile identificare in Lombardia una cinquantina di impianti alimentati a biomassa solida che operano producendo energia termica e/o elettrica.
Una prima analisi dei dati ha riguardato la normalizzazione delle potenze termiche nominali degli impianti eventualmente ricostruendo i dati a partire dalle potenze elettriche installate, ipotizzando per impianti di cogenerazione un rendimento elettrico medio del 30%. Le potenze termiche installate variano da un minimo inferiore a 1 MWth ad un massimo di 75,6 MWth e il numero maggiore di impianti è compreso nel range dei 10 MWth. Premesso che gli impianti possono essere alimentati con una tipologia di biomasse solide molto differenti e quindi caratterizzate da emissioni potenziali molto differenti, la valutazione e la ricognizione sui limiti ha suggerito di calibrare la stima delle emissioni in funzione delle dimensioni dell’impianto, questo per evitare disallineamenti metodologici in particolare se confrontati con altre sorgenti puntuali reperite nel dominio delle AIA.
Le emissioni sono stimate tramite il modulo puntuali. I fattori di emissione sono utilizzati dal modulo quando mancano dati di emissioni misurate.
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